Firenze o Fiorenza, come la chiamavano ai tempi de’ Medici, è una delle città più belle non solo al livello italiano ma anche al livello mondiale. E’ un centro multiculturale ed è completo di sfaccettature per ogni gusto. Oggi vorrei parlarvi di tre experience tra le più interessanti che questa perla ha da offrire nella sfera del “turismo esperienziale”.
Il titolo del mio articolo parla già per sé: ama, mangia e bevi. Tre termini che riassumono ciò che si può aspettare da questo gioiello e dalla popolazione che lo abita.
Ama
Tutti lo sanno che Firenze è la città dove si è sviluppato il Rinascimento e dove l’arte è presente da sempre ma non tutti conoscono i luoghi dove sono nate le storie d’amore più importanti che hanno cambiato le sorti dell’umanità. Qui ogni vicolo ha qualcosa da raccontare però in pochi sanno i loro segreti.
Ho avuto la fortuna di incontrare una persona che ha fatto molta ricerca sulle vicende amorose della dinastia de’ Medici e le ha unite alla sua passione per l’arte. Si tratta di una giovanissima pittrice russa che si è trasferita a Firenze ed ha creato dei percorsi di workshop artistici in giro per le strade di Firenze.
Aleksandra organizza art tour giornalieri grazie ai quali si scoprono non solo le tecniche di pittura ma anche le storie che fino a poco fa si ricordavano solo i muri.
Se non siete il genere da “storie d’amore” allora dovete continuare a leggere perché ora si parlerà del cibo.
Mangia
Un’esperienza da non perdere è il percorso gastronomico creato da due ragazzi fiorentini che collaborano per un progetto chiamato “Artefici“. Non è facile partecipare alle loro performance perché vengono organizzate solo una volta al mese.
Ciò che sorprende di più dell’esperienza che propongono è la ricerca artistica che si nasconde dietro all’arte culinaria combinata all’amore per la creatività umana. Organizzano i percorsi degustativi nei luoghi che non si trovano sulle guide turistiche. L’evento a cui ho partecipato si è tenuto tra le mura del Castello di Sammezzano. Un’oasi orientale a pochi chilometri da Firenze. Oltre alle pietanze cucinate con i prodotti a km 0, le serate sono accompagnate dalle musiche e dalle performance ispirate al periodo storico in cui è stata realizzata la struttura.
Bevi
Per concludere la mia breve introduzione al mondo del turismo esperienziale non può mancare la parte dedicata al dio del vino Bacco.
Se siete stufi dei soliti posti affollati dai turisti allora non potete perdervi le serate organizzate da un gruppo di emergenti sommelier fiorentini che si fa chiamare “Perbacco“.
Organizzano le serate di degustazione sulle terrazze. Anche questo è un evento che viene ripetuto solo una volta al mese e il numero dei partecipanti è limitato.
La loro filosofia è quella di mescolare l’olfatto, il tatto e l’udito all’intuito. Se vi capiterà di partecipare al loro evento non dovete stupirvi se vi chiederanno di bendare gli occhi.