Mosaico di Andreina

Mosaico di Andreina

Un’opera di arte pubblica ideata dall’artista

Andreina Giorgia Carpenito.

L’idea di un’artista che prende vita grazie al lavoro di 300 artisti e scultori e al supporto di più di 1000 volontari.

L’idea inizia nel 2009, l’opera è situata all’interno e all’esterno della Chiesa dello Spirito Santo di Indicatore, vicino alla città di Arezzo, in Toscana, Italia.

Il mosaico occupa una vasta superficie di circa 900 metri quadrati e, una volta completato, coprirà un’area di 3000 metri quadrati. L’opera è supportata e portata avanti dall’Associazione Culturale Ezechiele a partire dal 2012.

Ciò che rende questo progetto particolarmente interessante è il coinvolgimento di oltre 300 mosaicisti e scultori provenienti da diverse parti del mondo. Questi artisti hanno offerto il loro contributo in modo gratuito, donando il loro talento e le loro competenze per rendere possibile la realizzazione di questa opera d’arte.

Inoltre, l’iniziativa ha attratto anche l’interesse di oltre 1000 volontari provenienti da diverse parti del mondo, pronti ad aiutare nella creazione di questo imponente mosaico. Questo dimostra quanto il progetto sia stato in grado di coinvolgere e unire persone con diverse origini culturali e nazionalità, lavorando insieme verso un obiettivo comune.

Un elemento significativo è anche la diversità degli artisti coinvolti, provenienti da:

  • Spagna
  • Germania
  • Francia
  • Inghilterra
  • Svizzera
  • Austria
  • Canada
  • Stati Uniti
  • Brasile
  • Argentina
  • Guatemala
  • Cile
  • Turchia
  • Iran
  • Cina
  • Giappone
  • Israele
  • Italia.

Questa varietà di prospettive e influenze culturali ha sicuramente arricchito il progetto, conferendo al mosaico una dimensione internazionale e unicità.

Com’è nata l’opera di arte pubblica più grande d’Europa

La storia del Mosaico di Andreina è un percorso lungo e ricco di tappe fondamentali che hanno portato alla creazione di questa maestosa opera d’arte pubblica. Ecco le principali tappe di questo racconto:

1996: Don Santi Chioccioli, il nuovo parroco della Chiesa di Indicatore, e Andreina Giorgia Carpenito, una giovane artista residente nella parrocchia, si incontrano. Questo incontro segna l’inizio di una collaborazione e un’idea di riqualificazione interna della chiesa.

1998-2008: Durante questo periodo,ci sono stati interventi di riqualificazione interna della chiesa e della cappella laterale.

2009: I lavori per la realizzazione dei primi 240 metri quadrati di mosaico iniziano sul piazzale antistante la chiesa, ovvero sul sagrato. Questo segna l’inizio della concretizzazione dell’idea artistica.

2012: Nasce l’Associazione Culturale Ezechiele con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo del mosaico e di ampliare l’esperienza artistica anche al sociale. L’associazione si impegna a supportare la realizzazione dell’opera e a coinvolgere la comunità nel processo creativo.

2013: In questo periodo che Andreina lancia una richiesta di offerte di prestazioni d’opera per artisti e volontari, aprendo le porte della sua idea artistica a persone provenienti da tutto il mondo.

Questa storia testimonia come l’idea iniziale di un’artista abbia fatto crescere un progetto artistico di portata notevole, coinvolgendo diverse persone e creando un’opera d’arte collettiva e site-specific che valorizza sia l’arte che il valore della comunità.

Il Mosaico di Andreina rappresenta dunque, un esempio significativo di come l’arte possa essere un mezzo per connettere le persone, ispirare collaborazione e creare qualcosa di speciale che va al di là dell’opera stessa.

Il mosaico spiegato dalla voce di Andreina

https://youtu.be/p1R0LpIibew

Il futuro del mosaico

La  Facciata è istoriata da un bassorilievo di scarti di marmo; sui lati le figure di due serafini, che proteggono chi entra, create dal chiaro scuro di cubi di varie dimensioni. Il  Sagrato è contornato da un parco scultura, dove su gradoni sfalsati poggiano cilindri istoriati a mosaico di varie dimensioni, che si trasformano ora in sedute, ora in porta fiori ora in giochi per bambini. Sugli alberi scultura verranno poste delle lampade, che seguiranno il visitatore in un percorso sensoriale di suoni e profumi. Al centro verrà creato un tempietto di accesso all’entrata della chiesa, e gli alberi bianchi circondano il tempi e la parte dedicata all’Inferno da quella dedicata al Paradiso.

Il mosaico pavimentale interno descrive l’albero delle tre Virtù Teologali, Virtù Cardinali, i Sette Doni e i Dodici Frutti dello Spirito Santo. La superficie coperta sarà di 300 mq. Per la visione panoramica sono previste panche trasparenti (vetro o plexiglass). Il nuovo altare avrà la forma ideale di un abbraccio, nella sua parte centrale conterrà l’inginocchiatoio.

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