Marco Margiocchi – I tour dell’artigianato a San Frediano

Tour dell’artigianato a San Frediano

Ciao, mi chiamo Marco Margiocchi e lavorando al Comune di Pisa, il master in economia management e digital innovation per il turismo mi consente di ottenere specifiche competenze da impiegare nella mia attività lavorativa, per la promozione turistica. Quali sono poi le mie passioni? L’artigianato, l’antiquariato, il restauro dei mobili antichi e trasferendomi a Firenze ho scoperto il quartiere di San Frediano, il quartiere dell’artigianato, scopriamolo insieme con un tour!

Immagine della basilica di Santo Spirito nel quartiere artigiano di San Frediano
Basilica di Santo Spirito

Nella seconda metà del secolo XII sorse di là d’Arno la chiesa di San Frediano in Cestello, dedicata al santo di Lucca Frediano che, ancora fuori delle mura, divenne la sede principale dei frati della Badia di San Salvatore a Settimo. Da questa il nome prima alla porta vicina quando furono edificate le mura definitiva e, poi, del quartiere.

“l’Oltrarno è soprattutto un quartiere a vocazione artigiana, sulle cui strade si affacciano botteghe, laboratori, officine. Le cosiddette “arti minori” trovano nell’Oltrarno un’attuale continuazione nell’artigianato artistico, una tradizione di mestieri antichi tramite i quali si tramandano conoscenze e abilità. Lo si scopre camminando: via dei Serragli, via Romana, via santo Spirito, Borgo san Frediano, via del Leone, via della Chiesa, le straduzze che si dipanano strette fra le case, non palazzi, case del popolo, fra le grandi piazze: piazza Tasso, piazza del Carmine, piazza Santo Spirito, piazza Pitti”

http://www.firenzeturismo.it/it/informazioni-utili/itinerari-a-firenze/itinerari-a-tema/777-oltrarno-artigianato-firenze.html
Immagine degli attrezzi per il restauro e l'artigianato utilizzati nelle botteghe di San Frediano
antichi attrezzi per la falegnameria ed il restauro

L’importanza di queste botteghe e le capacità di questi artigiani si possono comprendere se si pensa che molte delle opere esposte a Palazzo Pitti sono state restaurate in questi laboratori https://www.uffizi.it/palazzo-pitti

Le tecniche che si potranno ammirare nei tour dell’artigianato a San Frediano

La lucidatura a gommalacca è l’ultima delle operazioni di restauro del mobile. La gommalacca è una secrezione dell’insetto “cocus lacca” o “laccifer lacca” che vive nell’Asia meridionale, una cocciniglia che si protegge all’esterno con un guscio fatto appunto di lacca. Le scaglie di gommalacca sono sciolte in alcool. La lucidatura si articola nelle fasi della pomiciatura che ha lo scopo di chiudere i pori del legno, della lucidatura vera e propria e della brillantatura finale. Le proporzioni di alcool e gommalacca variano nelle diverse fasi. Per la lucidatura si utilizza un tampone.

la tradizionale lucidatura a tampone

La doratura a guazzo è il modo di doratura usato fin dai tempi più antichi. Da allora è rimasto uguale, eccetto per la laminatura dell’oro, non più eseguita a mano dai “battiloro”, ma ottenuta industrialmente. La lamina ottenuta prende così il nome di oro foglia. Le difficoltà consistono nell’abilità dell’artigiano, nel rispetto dei tempi di esecuzione e nelle condizioni ambientali in cui si lavora. L’ambiente non deve infatti essere polveroso. Dopo la preparazione del fondo viene applicato il bolo ed infine la foglia d’oro.

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