Faenza 

Faenza , Fẽza in romagnolo) è un comune italiano  della provincia di Ravenna in Emilia-Romagna. La città è storicamente nota per la produzione di ceramica artistica, in particolare la maiolica, così rinomata da essere di fatto riconosciuta a livello internazionale con il termine “Faience”.

Perché visitare Faenza?

Sin dal 1300, Faenza fu un importante punto d’incontro politico e culturale grazie ai legami che la locale signoria dei Manfredi seppe instaurare con la Firenze dei Medici. Per secoli la città è stata impreziosita da monumenti che ancora oggi conservano inalterato il loro fascino.

Cosa vedere a Faenza

Gli spazi urbani stessi sono dei capolavori con l’imponente Piazza del Popolo, delimitata da due ali porticate su cui si affacciano il Palazzo del Podestà e il Palazzo Municipale, già dimora dei Manfredi, Piazza della Libertà con il Duomo di fine Quattrocento che custodisce numerose opere d’arte del periodo rinascimentale e la Fontana monumentale, i cui bronzi risalgono al XVII secolo.

Tra gli altri notevoli monumenti del centro storico, il settecentesco Palazzo Milzetti con gli ambienti interni decorati da raffinate tempere neoclassiche, l’elegante Teatro Masini e la Pinacoteca.

Il Museo Internazionale della Ceramica (MIC), fondato nel 1908, ospita pezzi di ogni provenienza geografica e di ogni epoca storica, con una ricca sezione dedicata alle ceramiche faentine del Rinascimento.

Altre raccolte d’arte di grande interesse si possono ammirare presso la Pinacoteca Comunale, il più antico museo della città e il Museo Carlo Zauli. Una visita (solo su prenotazione) merita anche il Museo Civico delle Scienze Naturali, fra i più importanti della Romagna per la ricca collezione di insetti, uccelli e fossili.

Il Palio del Niballo è la rievocazione storica caratteristica della città di Faenza. Si tratta di una giostra di origine medievale[1][2] disputata fra i 5 rioni della città e ha luogo nella quarta domenica di giugno. In epoca moderna la prima edizione risale al 1959.

Il Palio di Faenza

Il Palio moderno affonda le proprie radici storiche nel Medioevo faentino: la prima giostra di cui si hanno notizie è infatti la Giostra del Barbarossa, una quintana voluta nel gennaio 1164 dall’imperatore Federico Barbarossa per testare l’abilità dei faentini in battaglia. L’avvenimento resta a lungo impresso nella memoria popolare e, dopo quella del Barbarossa, nei secoli si correranno a Faenza altre quattro giostre: il Palio di San Nevolone, il Palio dell’Assunta, il Palio di San Pietro e la Quintana del Niballo. Quest’ultima, alla quale si riallaccia l’odierno Palio del Niballo, si svolse fino al 1796, momento in cui giunsero anche a Faenza gli sconvolgimenti legati alla rivoluzione francese.
La più antica documentazione d’archivio relativa al Palio del Niballo risale al 1410, che presenta però il Palio come una consuetudine più antica:

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