Che ne sarà dei concerti post-Covid?
È questa la domanda che molti giovani e non solo si stanno ponendo con l’arrivo dell’estate, stagione che ogni anno ospita eventi internazionali nell’intera penisola italiana. Ma quale sarà esattamente il destino di eventi come Firenze Rocks, I-Days a Milano e Rock in Roma? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su quella che è la situazione attuale dell’event industry musicale italiana.
Concerti Live Streaming a pagamento: l’idea
La pandemia che ha colpito il mondo intero ha portato alla cancellazione, non ancora totale, di tutti i festival, manifestazioni e concerti italiani. Ci sono eventi come i sopracitati I-Days e Firenze Rocks che stanno già annunciando la cancellazione dei festival. Festival, che hanno una portata in media di 70 mila persone a serata. Una delle proposte è rinviarli, ma dove si trovano strutture che nella stagione autunnale accolga questi numeri? E per di più con le misure di sicurezza tra uno spettatore e l’altro?
Per non parlare del fatto che sono eventi che coinvolgono artisti di portata mondiale, con tempistiche ben definite.
La proposta di molti colossi, come Live Nation Entertainment, è quella di proporre concerti live streaming non a pagamento, per continuare a coinvolgere il pubblico e coprire almeno in parte i costi fissi.
Perfino i concerti di musica classica, come si può vedere già sul sito del Maggio Musicale Fiorentino hanno accolto quest’iniziativa, in programma da venerdì 1 maggio fino a luglio.
Le misure adottate dal governo
Ma è questo il destino degli eventi live? Si parla, infatti, di live streaming dietro pagamento di un biglietto. Ma ne vale veramente la pena?
In attesa di conferma o smentita sulla cancellazione in Italia dei concerti post-Covid, il ministro Franceschini ha dichiarato di star sviluppando una piattaforma per spettacoli e concerti online. Online sì, ma dietro pagamento di un biglietto, in modo che producano reddito permettendo una ripresa dell’industria dell’intrattenimento italiana.
Oltre a questa piattaforma online, sono state introdotte misure specifiche per il mondo dello spettacolo nei nuovi decreti. Infatti, in quelli già approvati, sono stati individuati i lavoratori minori non inclusi nella categoria dei grandi artisti o dei colossi. A questi verrà aumentato il bonus da 600 a 800€; inoltre, verrà abolita per il momento la richiesta di un numero minimo di eventi, spettacoli o concerti per ottenere il FUS (Fondo unico per lo spettacolo). Per i settori non inclusi nel FUS è stato previsto un fondo di 20 milioni di euro.
Ma la parola sul destino di molti concerti in Italia post-Covid resta ai comitati scientifici, che studieranno la possibilità di permetterne lo svolgimento nel rispetto della salute di tutti.