Ashigaru: la spina dorsale di un esercito samurai

truppe ashigaru

Tutti conoscono i guerrieri samurai, ma nessuno conosce quella che era la spina dorsale di un esercito samurai, ovvero la bassa fanteria meglio conosciuta come “ashigaru”. queste truppe arruolate tra i contadini erano mediamente i 3/4 di un esercito dell’era sengoku.

Origini e scomparsa

Il primo “prototipo” di ashigaru appare intorno al X secolo. Quando c’era una guerra l’imperatore raccoglieva truppe chiedendo ai suoi nobili che reclutavano tra i contadini. ma raggiunsero il loro apice nel XVI secolo durante l’era sengoku, dove cominciarono ad essere inquadrate in vere e proprie unità, e a ricevere un addestramento ed un equipaggiamento degno. divennero poi famosi per l’utilizzo dei fucili a miccia che rivoluzionarono completamente il modo di fare la guerra in giappone.

infine con l’avvento del periodo edo (1603-1868) e dei conseguenti anni di pace andarono sempre più a sparire

Equipaggiamento

Gli ashigaru erano per lo più armati di yari (lancia), di solito lunghe tra i 3 e i 6 metri erano armi molto economiche. ed erano molto utili sia per fronteggiare e tenere a distanza altra fanteria anche più addestrata come può essere un samurai, sia la cavalleria. inoltre potevano essere inquadrati in unità di arcieri. e per finire unità di tanegashima teppou (moschetto a miccia), che vennero importati nel 1543 dai portoghesi che approdarono sull’isola di tangashima. il potenziale fu subito visto dai daimyo (signori feudali) come Oda Nobunaga che ne dimostrò la potenza durante la battaglia di nagashino, queste armi erano capaci non solo di colpire un bersaglio a distanza e bucare ogni corazza ma aveva anche un enorme effetto psicologico dato dal rumore assordante, la quantità enorme di fumo e l’odore di zolfo. 

L’armatura indossata dagli ashigaru variò a seconda del periodo, da nessuna protezione al pesantemente corazzato. Poteva consistere di un cappello conico chiamato jingasa laccato, costruito in pelle o ferro, e un armatura (do) di solito poco rifinita. a volte per risparmiare erano armature “tatami” sostanzialmente composte da una serie di placchette di forma quadrata o esagonale cucite su stoffa. Potevano inoltre essere forniti di un sashimono (stendardo) per l’identificazione sul campo di battaglia.

Vita di un ashigaru

Durante l’era sengoku le truppe ashigaru erano per lo più contadini in cerca di fortuna. e ricevevano gran parte dell’equipaggiamento e del vettovagliamento dal loro signore. Per quanto la vita di un ashigaru fosse dura, ricevevano una quantità di cibo maggiore rispetto ai contadini, anche se spesso per motivi logistici o di soldi non veniva consegnata, e rimanevano quindi a pancia vuota. questo assieme alla ricerca di fortuna e denaro (a volte era la loro principale fonte di guadagno), portavano gli ashigaru a diventare presto famosi per le loro razzie.

Galleria immagini

Il muro di yari è una delle pricipali tattiche degli ashigaru, analogamente al muro di picche europeo questa tattica di squadra era particolarmente efficace contro la cavalleria ma è molto efficace in qualsiasi campo difensivo.
ashigaru con tanegashima teppou in un illustrazione dell’epoca
un moschettiere e un ufficiale (si riconosce dallo strumento per la misurazione delle distanze che tiene in mano)