Stai per atterrare a Barcellona con una valigia piena di sogni e ora ti ritrovi in una stanza minuscola con affitto esagerato, cercando di capire perché la cena inizia alle 22:30? Tranquillo, sei nel posto giusto, io sono Carmen e sono appena tornata da un Erasmus di 6 mesi a Barcellona. Questa guida su come “sopravvivere”a Barcellona, ti svelerà tutto quello che avresti voluto sapere prima di partire. Pronto a sopravvivere?



Trovare casa in Erasmus? Mission Impossible
Trovare casa a Barcellona, soprattutto se sei un Erasmus, è un’esperienza che ti metterà alla prova più di un esame universitario. Prezzi folli, stanze grandi quanto un armadio, coinquilini dalle abitudini discutibili e annunci che spariscono nel tempo di un refresh: benvenuto nel meraviglioso mondo del mercato immobiliare barcellonese! Ma niente panico, qui troverai qualche consiglio per non ritrovarti a dormire su una panchina del Parc de la Ciutadella.
Dove cercare casa (essendo un Erasmus)senza perdere la dignità
Trovare casa a Barcellona senza finire in bancarotta (o in un tugurio senza finestre) è un’arte. Tra siti di annunci, gruppi Facebook e agenzie pronte a spillarti una fortuna solo per risponderti a un’email, la ricerca può diventare un’odissea. Ma niente paura: ecco dove cercare senza perdere tempo (e soprattutto la dignità).
IDEALISTA
Può sembrare scontato, ma non tutti sanno che idealista affitta non solo case, ma anche camere in appartamenti condivisi. È uno dei siti più affidabili che puoi trovare, non ti chiede commissioni (la maggior parte delle volte) e puoi parlare direttamente con l’agenzia o il proprietario di casa.
Link idealista: https://www.idealista.com/it/alquiler-habitacion/barcelona-barcelona/mapa

SPOTAHOME
Spotahome è il sito dove puoi affittare casa senza nemmeno metterci piede prima. Ti mostrano video super patinati e foto grandangolari (spoiler: la stanza è la metà di quella che sembra), ma almeno ti risparmi le 20 visite a settimana. Attenzione alle commissioni: paghi quasi quanto un affitto solo per bloccare quella stanza con vista… sul muro del vicino.
Link spotahome: https://www.spotahome.com/it/s/barcelona–spain

UNIPLACES
Uniplaces è la piattaforma pensata per studenti internazionali che vogliono affittare casa senza uscire di casa (o dal letto). Tante opzioni, prenoti online e via… ma attenzione: tra una foto super luminosa e una descrizione entusiasta, potresti scoprire solo all’arrivo che la “camera spaziosa” è grande quanto una cabina telefonica. E ovviamente, anche qui le commissioni si fanno sentire!
Link uniplaces: https://www.uniplaces.com/it/accommodation/barcelona

Coinquilini in Erasmus : da amici a nemici in cinque mosse
All’inizio sembrano simpatici, disponibili, quasi amici. Poi iniziano i piatti nel lavandino, le casse bluetooth a mezzanotte e l’inevitabile sparizione del tuo latte dal frigo. Condividere casa a Barcellona è un’esperienza di sopravvivenza sociale: ecco come (non) trasformare i coinquilini in nemici nel giro di pochi giorni.
- Ignora le regole non scritte: chi lascia i piatti sporchi per tre giorni consecutivi si guadagna automaticamente il titolo di “coinquilino più odiato dell’anno”.
- Occupazione abusiva del bagno: fai la doccia di 40 minuti alle 8 del mattino e preparati a ricevere sguardi assassini.
- La playlist a tutto volume: se la tua idea di “musica di sottofondo” è il reggaeton sparato alle 23, potresti svegliarti con le cuffie tagliate.
- Invita ospiti senza avvisare: far trovare il salotto trasformato in dormitorio per otto amici “di passaggio” non ti renderà il coinquilino preferito.
- Sparisci al momento delle pulizie: misteriosamente non ci sei mai quando tocca a te pulire… ma stranamente sei sempre presente quando c’è da ordinare la pizza.
Insomma, la convivenza è un po’ come un reality show: alleanze, litigi, confessionali (su WhatsApp) e momenti di gloria. La buona notizia? Se riesci a sopravvivere a sei mesi con i tuoi coinquilini a Barcellona, sei pronto a qualsiasi altra sfida nella vita. La cattiva? Ti toccherà comunque dividere il bagno fino alla fine del semestre.
Trucchi per non finire in una stanza senza finestre a 800€ al mese
Trovare una stanza a Barcellona che non sembri una cella e che non costi come un hotel 5 stelle è quasi una leggenda metropolitana. Tra annunci con “luz natural” (che in realtà è la luce del corridoio) e camere “accoglienti” grandi quanto un letto singolo, la sfida è reale. Qui ti spiego come evitare le fregature e, con un po’ di fortuna, trovare un posto dove respirare senza pagare un rene.
- Leggi bene tra le righe degli annunci: se vedi scritto “interior”, significa niente finestra (o una finestrella che dà su un muro).
- Non fidarti solo delle foto: usa Google Maps o Street View per controllare dov’è esattamente la casa (spoiler: a volte il quartiere descritto non è proprio quello).
- Fai domande scomode al proprietario: chiedi se le spese sono incluse, quante persone vivono in casa, e se la porta della tua stanza si chiude davvero (sembra assurdo, ma succede).
- Gruppi Facebook con recensioni: cerca gruppi Erasmus o di expat dove altri studenti raccontano le loro esperienze… spesso scoprirai chi affitta stanze decenti e chi no.
- Attenzione alle trappole tipo “pagamento anticipato” senza contratto: se ti chiedono un bonifico prima di vedere casa, scappa veloce.
Trasporti: Il Tetris umano sulla metro L1
Muoversi a Barcellona è relativamente facile… se escludi le ore di punta, i turisti indecisi sulle scale mobili e la linea 1 (rossa), dove si sperimenta il contatto umano a livelli spirituali. Per non farti travolgere dal caos cittadino, ecco una guida semiseria ma utilissima sui mezzi che ti accompagneranno nei tuoi sei mesi da erasmus.
T-Casual, T-Jove, T-Usatutto: quale abbonamento ti salverà la vita in Erasmus?

A Barcellona non si sopravvive senza un abbonamento ai trasporti pubblici. Ma quale scegliere?
- T-Casual: costa 12,55 € e ti dà diritto a 10 viaggi. È perfetta se prendi i mezzi ogni tanto, tipo quando piove o quando non ce la fai più a salire per la Rambla del Raval. Ma attenzione: non è ricaricabile, non è trasferibile e… finisce subito. In pratica, è l’opzione “voglio illudermi di risparmiare, ma poi la ricarico ogni tre giorni”.
- T-Usual: qui le cose si fanno più serie. Con 22,00 € (fino al 9 febbraio 2025) o 35,20 € (dal 10 febbraio 2025), viaggi illimitatamente per 30 giorni. È l’ideale se prendi la metro ogni giorno per andare all’università, tornare a casa, uscire la sera e sopravvivere ai cambi di linea. È il tuo migliore amico se sei over 30, o se la T-Jove ti guarda da lontano e ti dice “non sei più tu”.
- T-Jove: l’abbonamento Erasmus per eccellenza. Viaggi illimitati per 90 giorni consecutivi (sì, TRE mesi!) a 44,00 € fino al 9 febbraio 2025, o 70,40 € dopo. È disponibile solo per under 30, ma se ci rientri… è praticamente un regalo. Serve la tessera T-Mobilitat, che puoi richiedere online (con tanto di foto tessera – evita quella fatta alle 2 di notte dopo una festa, fidati).
Tutti questi abbonamenti valgono su metro, autobus, tram e treni suburbani. Li puoi acquistare o ricaricare:
- alle macchinette nelle stazioni metro (ma preparati alla pazienza),
- sull’app TMB App o T-Mobilitat,
- oppure direttamente dal sito tmb.cat
E ricordati: se hai bisogno di un alleato per sopravvivere a Barcellona senza farti spennare, non è il tuo coinquilino, è l’abbonamento giusto.
Biciclette, monopattini e altri mezzi di trasporto alternativi
Se l’idea di stare pigiato come una sardina non ti entusiasma, benvenuto nel mondo delle ruote personali!
- Bicing: il sistema di bike sharing della città. Due tipi di bici: classiche e elettriche.
- Costo abbonamento annuale: circa 35€ per le classiche, 50€ per elettriche.
- App ufficiale: Bicing (iOS e Android). Ti mostra le stazioni disponibili e quanti mezzi ci sono.
- Nota: funziona bene, ma preparati a litigare con l’app e a camminare parecchio se “non ci sono bici disponibili”.
- Monopattini elettrici (sharing):
- App consigliate: Bird, Lime, Reby, Dott.
- Pro: veloci e comodi.
- Contro: costano di più, hanno una batteria che dura quanto il tuo entusiasmo a lezione e parcheggiarli male può farti beccare una multa.
- Consiglio bonus: se ti senti particolarmente coraggioso, c’è sempre il patinete personale. Ma occhio: casco consigliato, luci obbligatorie di notte, e rispettare i limiti è fondamentale (e sì, ci sono controlli).
Vita sociale a Barcellona per un Erasmus: tra fiestas, app e FOMO
Se pensavi che Erasmus fosse solo studiare all’estero… dolce illusione. A Barcellona la vita sociale è una materia a parte. E ha più crediti di un corso di Economia del Turismo. Preparati a una valanga di eventi, persone da ogni angolo del mondo, WhatsApp di gruppo che esplodono e la domanda esistenziale: “uscire anche stasera o dormire per la prima volta in 4 giorni?”.
Erasmuslandia: serate, eventi e l’arte di essere ovunque
Barcellona è un luna park sociale per studenti internazionali. Tra ESN, Erasmus Parties e locali che fanno serate a tema ogni martedì, giovedì e “pre-domenica”, il tuo calendario sarà più fitto del piano di studi.
- Dove succede tutto? Raval, El Born e Gràcia per i bar più cool. Poble-sec per tapas e sangria a 3€. E ovviamente il Port Olímpic, che è il regno delle serate Erasmus “mille nazionalità un solo mojito”.
- Cosa succede? Eventi di scambio linguistico, pub crawl, yoga al parco (in teoria) e serate che iniziano con un “vado solo per un’ora” e finiscono con “ma questa è già luce del sole?”
App, gruppi e pagine per non restare fuori dal giro
Barcellona è super connessa. La tua vita sociale si gioca anche sullo smartphone. Ecco le app e gruppi indispensabili per sapere sempre “dove succede cosa”:
- Meetup: ottima per eventi internazionali, cene, escursioni e serate chill con sconosciuti simpatici.
- Erasmus Barcelona by ESN: ha un sito, ma soprattutto una pagina Instagram piena di eventi e codici sconto per discoteche.
- Facebook Groups tipo Erasmus Barcelona 2025, Students in Barcelona, ecc. Dove trovi coinquilini, eventi e occasionali drammi immobiliari.
- WhatsApp groups (che spuntano magicamente dopo la prima festa): se non sei in almeno 5 gruppi contemporaneamente, stai facendo qualcosa di sbagliato.
Come socializzare senza esaurirsi (spoiler: non ce la farai, soprattutto essendo un erasmus)
Sì, incontrerai gente fantastica. Ma tra coinquilini, corsi in inglese, amici di amici e spagnoli che parlano catalano più veloce della luce… ogni tanto avrai bisogno di una pausa.
- Prenditi del tempo per te stessa. Un pomeriggio alla spiaggia, una merenda da Brunch & Cake, o una passeggiata al Bunkers del Carmel al tramonto.
- Non ti stressare per fare tutto. Ci sarà sempre un evento che ti perdi, un brunch che salta o una festa che sembrava “epica” ma poi era solo sudore e reggaeton.
Socializzare fa parte del pacchetto Erasmus, ma non devi per forza essere sempre “on”. A Barcellona, anche una birra con due amici può valere più di 500 stories in discoteca.



Sopravvivere (e godersela) in Erasmus è possibile
Arrivare a Barcellona da Erasmus è un po’ come buttarsi in mare senza sapere nuotare… ma con il salvagente del gruppo WhatsApp “Erasmus BCN 2025 🎉”. Ci saranno momenti assurdi: coinquilini che friggono aglio alle 8 del mattino, uffici che chiudono prima dell’orario di apertura, metro affollate più di un festival. Ma anche tramonti spettacolari, risate con sconosciuti diventati amici, e quella sensazione bellissima che stai davvero vivendo qualcosa che ricorderai per sempre.
Ti perderai? Sì. Ti dimenticherai una scadenza? Probabile. Ti ritroverai a discutere con Google Maps alle 3 di notte? Garantito. Ma in mezzo a tutto questo caos… ti sentirai viva.
Quindi sì, sopravvivere sei mesi a Barcellona si può. Ma il bello è che, alla fine, non vuoi solo sopravvivere. Vuoi viverli tutti, fino all’ultima tapa, all’ultima firma, all’ultima corsa sull’L1.
Benvinguda a la teva nova vida, guapa. 💃


